lunedì 29 settembre 2008

...dentro la mia testa.......

Entro in punta di piedi nella mia testa.
Ho deciso di mettere un po' d'ordine. Devo sistemare la libreria della memoria, chiudere bene i cassetti dei ricordi, controllare che i scatoloni, pieni dei pensieri da buttare, siano ben siggillati.
Appena entrata mi guardo intorno.
So già cosa mi aspetta ogni volta che metto piede in quella stanzetta.
Sì perchè non è che parliamo di un ambiente enorme, si tratta proprio di una stanzetta, talmente piena di "robba" da rischiare di scoppiare da un momento all'altro.
Ci sono anche dei fogli bianchi che svolazzano al centro della stanza .
Sono sparati in aria da una vecchia stampante, poggiata su un mobiletto di legno a ridosso della parete alla mia sinistra.
Quell'attrezzo è sempre attivo, produce pensieri ed ogni pensiero concluso lo stampa su un foglio e lo sputa per aria.
Ne riesco a prendere uno, prima che cada a terra.
C'è su scritto "Oggi ho chattato su msn con i miei amici, ho, come al solito, perso tempo a lavoro. Uff che palle il lavoro. Se il telefono squilla ancora lo brucio. Ho fame!! O mio dio la stanza in cui vivo è un tugurio".
Ecco, penso "questo è da eliminare subito, prima che vada a sommarsi agli altri fogli che sono sul pavimento".
Lo appallottolo e lo lancio in uno dei scatoloni ancora aperti.
Mi soffermo per un attimo a guardare la stanza.
Ci sono pochi mobili. Di fronte alla porta si trovano un paio di finestrelle, con le serrande mezze abbassate. Da lì entra sempre luce, sembrerebbero i raggi del sole, ma non ho mai capito se lo sono o meno. Dopo tutto sono nella mia testa, e lì non possono esserci i miei occhi, mica sono un mostro con gli occhi sulla fronte!
Sotto le finestrelle, c'è una libreria bassa.
Al suo interno sono riposti i miei ricordi vivi, quelli nuovi e quelli relativamente vecchi, potremmo chiamarla "la libreria della memoria utile".
Tutto è messo in modo da essere facilmente catalogato, e tirato fuori ogni volta che ne ho bisogno. Ecco quello è l'unico mobile della stanza dove non devo mettere mano. E' assolutamente in ordine.
A fianco alla porta, alla mia destra, c'è un vecchio armadio.
L'armadio dei desideri, dei progetti, delle mie idee sul futuro e di tutte le cose che ho realizzato.
Adoro questo armadio. E' pieno di fogli con su scritte cose allegre. Non è ordinato, ma il caos che regna al suo interno mi piace, perchè raccoglie davverò tutti i pensieri positivi che stanno nella mia testa.
Quando lo apri vieni travolto da un'ondata di gioia, entisiasmo, speranze, fantasia.
Ecco potrei dire che quel vecchio mobile contiene la parte migliore di me.
Alla mia sinistra, dietro ad alcuni scatoloni, vicino alla stampante (la quale è in piena attività e sputa carta di continuo) c'è una porta chiusa.
Lì dietro c'è uno stanzino, senza finestra, illuminato da una piccola lampadina, collegata al soffitto da un filo elettrico. Al suo interno sono montate due scaffaliere metalliche, piene zeppe di scatole e fogli sparsi.
Lì ci sono i ricordi nascosti, i momenti difficili, le cose da dimenticare, le mie paure, la mia rabbia e, soprattutto, tutto quello che non si dimentica mai, neanche quando è chiuso in una scatola messa dietro altre scatole, all'ultimo ripiano di una scaffaliera metallica, ricoperta di polvere, in uno stanzino buio, chiuso a forza da una porta.
Io li dento non ci entro mai.
So bene che per ordinare la mia testa, proprio da lì dovrei iniziare, ma non voglio entrare perchè sono cosciente del fatto che una volta entrata sarebbe difficilissimo uscire e ho la certezza che, anche se riuscissi a farlo, non uscirei in piedi.
Ecco. Il solo fatto di aver individuato quella porta mi da ansia.
Perchè per anni l'ho riempitata di tutto quello che mi faceva star male. Ho preso pacchi di ricordi, malumori, sofferenza e li ho ficcati a forza lì dentro.
L'ho fatto per avere il sorriso sul mio viso, per continuare ad essere la persona solare che sono.
Ho utilizzato quel buco, buio ed impolverato come dimenticatoio.
Però guardando quella porta, che non riesce neanche a chiudersi perfettamente, mi rendo conto, e tremo al sol pensiero, che prima o poi tutto il contenuto di quella stanza verrà fuori e invaderà
la mia testa.
Mi guardo di nuovo intorno. Mi soffermo su ogni angolo della stanza.
No.
Non c'è niente che mi va di spostare, non c'è niente da mettere a posto.
Tutto deve restare così com'è, perchè con il passare del tempo sarà questa stessa stanza a trovare la sua forma, così come l'ha trovata in tutti questi anni.
Non voglio buttare neanche gli scatoloni dei pensieri inutili, perchè in fondo anche loro hanno un'utilità qui dentro.
Un ultimo sguardo.
Mi giro ed esco.

A.

5 commenti:

Sara ha detto...

ieri non c'era nulla di nuovo. oggi riapro e trovo due post nuovi e al quanto enigmatici. ma che è successo nelle ultime ore?

Ale ha detto...

Cosa è successo..
Vediamo...
Sono in fase riflessiva.
Tutto qui.
A volte..penso che sia il caso di riflettere su come sto gestendo la mia vita ora.
Cerco di ricordare come vivevo prima, perchè ti giuro che sulla vita trascorsa negli ultimi anni ho un black-out totale e questo non è buono.

Quindi..sto lì a riflettere...ed escono questi post un po' strani.
Ne usciranno degli altri..sicuro!!!

Baci Ale

Bebbo ha detto...

mi è venuta un idea...ma non so se andrà in porto (su carta)...
mi apro una birra...

Ale ha detto...

se va in porto..
facci sapere..
sono pronta a leggere!!

A.

DESY http://desy1976.wordpress.com ha detto...

ZACCA mia!!! E' bello ritrovarsi... ritrovare vecchie amiche, che ti ricordano emozioni, che ti danno ancora oggi emozioni! La vita cambi, noi cambiamo, ma cio' che ci portiamo nel cuore rimane sempre... a volte si affievolisce, si rinnova e si riaccende...a volte e' meglio che si spenga qualcosa... ma come un giorno ha scritto qualcuno, ogni persona piccola o grande che passa nella nostra vita, lascia sempre un po' di se, e prende un po' di noi.
Ogni esperienza ci arricchisce, contribuisce a formarci, ed io sono felice e rasserenata nel sentirti CARICA! Ho sempre pensato che tu fossi una GRANDE... ormai posso dire che sei una grande DONNA!
Ti voglio bene!
DESY