martedì 14 ottobre 2008

Una notte un po' così

Questa sera sono sola a casa.
Mark non c'è.
E' via per lavoro.
L'hanno chiamato quelli della direzione di Milano, molto probabilmente è per la promozione che aspetta da mesi. Se la merita.
E' bravo a fare il suo lavoro, ci mette tutto se stesso e quest'anno alla società ha fatto guadagnare una barca di soldi.
Sono fiera di lui.
Il mio uomo inglese.
Sembra così freddo all'apparenza, con quel suo italiano strambo.
Lo amo.
Guardo il suo cuscino e non riesco a dormire.
Di solito la sera, prima di prendere sonno, gli accarezzo i capelli.
Lui lo adora, si rilassa e mi racconta la sua giornata.
La segretaria che gli lancia sguardi sensuali, la sua collega che ha problemi con il marito, il suo collega Carlo, che non sa come fare a lasciare l'amante.
Ecco Carlo.
Spesso è di lui che parliamo la sera. I suoi aneddoti, le sue avventure, quasi sempre inventate, sono così divertenti.
Questa sera, però, nella nostra stanza c'è silenzio e se allungo il braccio trovo solo un cuscino vuoto.
Non è la prima volta che Mark mi lascia sola e non è stato mai un problema per me, ma ora è diverso.
Lui mi manca.
Allungo il piede verso destra e trovo solo il lenzuolo freddo.
Ritiro subito il piede.
Devo trovare un modo per dormire, qualcosa che mi coccoli.
Mi viene un'idea.
Mi alzo dal letto.
Vado in bagno e prendo il suo pigiama tra le mani.
Odora di lui.
Che buon odore che ha.
L'odore del mio uomo.
Mi tolgo la camicia da notte e la lascio cadere a terra.
Nuda davanti allo specchio osservo la mia immagine.
Questa notte mi sento bella, chissà forse è per questo che non mi piace l'idea di stare sola.
Forse è perchè vorrei che lui mi vedesse, davanti a questo specchio.
Guardo ancora, per qualche istante, la mia immagine.
Compiaciuta, indosso il suo pigiama e torno a letto.
E' questo l'effetto che volevo il suo odore sulla mia pelle.
Mi sento circondata dalla sua presenza.
Ora posso dormire.
Allungo una mano ed inizio ad accarezzare il suo cuscino, mi rilasso.
Il sonno si sta impossessando di me ed io mi lascio prendere.

Nessun commento: