venerdì 1 agosto 2008

Prima di dormire

Notte.
Silenzio totale nella mia stanza.
Questa stanza che non ha più forma. Piena di mobili ammassati. Scatoloni. Gli armadi vuoti. Libri ed abiti sparsi in giro per la casa o in qualche cantina, in attesa di tornare al loro posto.
Non ho sonno. Come sempre a quest'ora.
Sto mentendo.
Ho tanto sonno, ma non mi va di andare a dormire, perchè voglio ancora vivere questa giornata. Ho voglia di farla durare fino a che i miei occhi non si gonfiano, fino a che non mi rimane neanche più la forza di pigiare i tasti della tastiera di questo computer.
E' buio intorno a me. Non ci sono luci accese...ma io vedo grazie alla luce bianca dello schermo che mi sta davanti.
La finestra è aperta, ma non arrivano rumori. Tutti dormono, o almeno sono nelle loro case in silenzio, perchè non si sente neanche un rumore.
Anche le macchine hanno smesso di passare.
Di solito a quest'ora c'è sempre il coglione che corre, che fa le gare sulla strada che, sistematicamente, quando arriva alla curva giù in fondo si fa sentire da tutto il quartiere..e magari, dentro di se, si sente anche fico. Il coglione.
Io sono qui. Sono seduta e scrivo.
In realtà non ho nulla da dire. Non ho pensieri. Non ho particolari stati d'animo da raccontare.
Scrivo perchè ho iniziato, perchè dopo aver digitato la parola "notte" è uscito tutto il resto.
Anche il mio gatto mi ignora.
Starà sicuramente sdraiato su qualche letto a dormire, con le zampe in bilico, tutto allungato sul suo fianco preferito.
Fa caldo da morire questa notte.
E in questa casa non ci sono i condizionatori.
Noi qui siamo ancora antiche. Noi qui usiamo il vecchio ventilatore, che ogni anno rimane in giro per casa in attesa che arrivi il natale.
Sì, perchè a Natale scendi in cantina a prendere gli addobbi natalizi e lasci giù il ventilatore.
Che poi in reatà questo succedeva fino a qualche anno fa, perchè io un paio di natali in questa casa me li sono persi e, la mia assenza, ha prodotto zero addobbi di natale, quindi zero spostamenti di ventilatore.
Alla mia destra c'è la nuova valigia. Comprata per il mio viaggio. E' ancora vuota. Non ho avuto tempo di riempirla.
Ci penso da giorni a tutte le cose che devo portarmi, ma ancora non mi va.
Ancora non le ho preparate. La lista è più o meno pronta, nella mia testa, ma non mi sono attivata fisicamente.
Cazzo sto per andare in Giappone...e sono qui a far finta che non sia vero.
Che non è mio il viaggio.
Che il nome Alessia stampato sul biglietto aereo, che sta sul tavolo "dillà", appartenga ad un'altra persona.
Ma se sono giorni che esterno la mia pazza gioia per questo viaggio in tutti i modi possibili.
Lo sanno tutti che parto.
TUTTI.
Ho stracciato i "maroni" ai miei amici, e anche a quelli che mi conoscono appena.
E questa sera, mentre passeggiavo, con delle mie amiche, tra le bancarelle dei libri di Castel Sant'Angelo...ho ritrovato il motivo vero...che da anni mi fa sognare di visitare questo paese.
Stavo in curiosando in una bancarella di vecchi libri usati, ed una mia amica mi ha fatto notare un ripiano pieno di manga.
Mi sono illuminata, li ho presi uno per uno, ed ho iniziato a sfogliare le pagine.
E come sempre mi sono persa nelle storie assurde, in quegli occhioni enormi, in quei corpi stampalati e nei diversi ma sempre belli stili di disegno. Mi è venuta la voglia di comprarli tutti. Come sempre, da 13 anni.
Alla fine ne ho preso uno...spesa 1Euro.
Storie di Kappa n. 94 - aprile 2000 (all'epoca costava £8.000).
Chiudo inoltrando il disegno che mi ha fatto decidere di comprarlo...

Ryugetsusho II di Ryoichi Ikegami


2 commenti:

Bebbo ha detto...

ecco...intendevo una così...

Ale ha detto...

dai che..te la cerco!