martedì 26 agosto 2008

Appunti dal Giappone

Pensieri sull'aereo, 04 agosto 2008

In volo da nove ore.
Un viaggio molto tranquillo.
Film. Giochi. Ninne, con il cervello che piomba in sogni assurdi.
Mia sorella gioca ad una specie di packman e ogni tanto scazza perchè perde.
Il nostro compagno di viaggio legge.
Mancano ancora tre ore al nostro arrivo in Giappone....
...
..Adesso siamo quasi arrivati ad Osaka...
In questo viaggio abbiamo mangiato come tre porcelli!!!


Kyoto, 08 agosto 2008

Una città caldissima, umida che, mentre cammini ti senti un phon puntato in faccia, con un tizio a fianco che ti tira acqua calda, e non vedi l'ora di correre dentro un negozio per riprendere fiato sotto un bocchettone di aria condizionata.
Questo è quello che percepisci esternamente..quello che rimane in superficie...poi c'è il resto..che è incantevole..e si prenota uno spazio nei tuoi ricordi.
Una città abitata da persone cortesi, silenziose, un luogo dove divertirsi, rilassarsi e pulirsi l'anima.
Con i suoi bellissimi templi ed i loro curatissimi giardini. Le antiche case di legno, le stradine lastricate del quartiere di Gion.
La gente che, la sera, si siede lungo le sponde del fiume a prendere fresco.
Una città dove è bello perdersi nelle strade e dove, volendo, basta una stupida cartina o semplicemente un po' di orientamento per trovare tutto.
E poi i suoi vicoli sovrastati da numerosi cavi elettrici che, a dirlo sembra strano, ma sono belli e rendono il vicolo stesso, piacevole da guardare...


Osaka, 09 agosto 2008

Stanza d'albergo al settimo piano con due grandi vetrate che affacciano sulla strada.
La stanza è in stile giapponese, c'è il tatami e lì sopra steso, mi attende un futon.
I miei compagni di viaggio stanno già dormendo, ma io no.
Sono sveglia, come sempre persa nei miei pensieri notturni.
Ascolto musica e guardo fuori.
Seduta su una sedia, indosso uno yukata, i piedi che toccano il vetro della vetrata dalla quale, al buio, ammiro la città.
Osaka.
Da qui inizia il nostro viaggio nel giappone moderno.
Abbiamo lasciato Kyoto, la città dei tempi e siamo approdati in una città moderna.
Luci, colori, grattacieli, strade sopraelevate che separano i palazzi, il rumore assordante che esce dalle sale del pachinco, gallerie commerciali, palazzi pieni di negozi e giardini creati dall'uomo sopra i grattacieli. Ed io sono davanti alla finestra..che ossevo silenziosa la gente che passa.
Le macchine ferme al semaforo, le biciclette parcheggiate sul marciapiede...e nel mio godurioso e rilassante momento di silenzio mi tuffo nella mia fantasia ed inizio a scrivere...

2 commenti:

CARLO ha detto...

...tutto bello ragazza ma poi mi spiegherai cosa vuold dire il "Futon" steso sopra il "Tatami", il tutto durante un tuo "godurioso e rilassante momento di silenzio" dove ti rituffi nella fantasia, soprattutto se, come penso, il tatami sia un letto!!!!!!
...brava brava...

Ale ha detto...

Il Tatami è il pavimento delle case giapponesi tradizionali..dove assolutamente si cammina scalsi...Il futon è il letto, composto da un marerasso basso con il piumone sopra, che si mette sul tatami.
In pratica dormi per terra...
Io l'ho trovato molto comodo...
Per la fantasia...mi ci sono tuffata eccome...ed ho anche iniziato a scrivere un racconto...che non ho ancora terminato...vedremo se lo farò..