lunedì 4 agosto 2008

E così iniziano le mie ferie

Ci sono arrivata.
Ora posso dire di essere realmente in ferie.
Domani si parte...(anzi...oggi..tra poche ore) ed io sono qui a raccontare l'ultima mia avventura.
Già, perchè io e mia madre questa sera ci siamo vissute una bella mezz'ora di adrenalina pura, con tanto di fuga per le scale.
Una di quelle classiche cose che capitano in questo periodo...in cui si muore di caldo e la gente impazzisce.
Una di quelle che, se ci pensi, Hitchcok era un genio a creare i suoi film, perchè i soggetti fuori di testa ci sono davvero e se ci tieni particolarmente ad incontrarli agosto è il periodo giusto.
Poi se hai..
- un palazzo in Viale Mazzini, completamente vuoto, perchè pieno di uffici e quei pochi soggetti che ci abitano hanno talmente tanti soldi da potersi permettere lunghe vacanze fuori Roma.
- un caldo fotonico, che sudi solo a respirare, con la conseguenza di avere il cervello a temperatura forno.
- ore ventitre di domenica sera.
- uomo da solo, sulla quarantina, che ansima e suda come un porco, perchè ha una crisi o si è appena finito di bere tutto il mondo alcool.
- donna completamente caghetta (IO).
- altra donna, poco caghetta e reattiva, che cerca di comunicare anche con i sassi e che, per riprendere il suo cellulare scalerebbe anche il k2 in mutande (mia madre).
- portiere del palazzo, salvatore, nonchè accompagnatore delle due soggette.
- gueststar: vecchietta in vestaglia con la voce stridula, che sembra un personaggio di Psycho.
Diamo una bella impastata a tutti questi ingredienti ed ecco che l'avventura prende forma.
Ora come sono andate le cose immaginatelo voi...ogniuno a suo modo può crearsi una storiella.
Io sono qui a raccontare, quindi sono illesa e, soprattutto, se sono qui vuol dire che il cellulare è stato recuperato.
Ora non mi resta che andarmene a fare una bella doccia, per scorllarmi di dosso tutta la pesantezza di questa giornata, che è uniziata alle 8 di questa mattina e che non è ancora finita.

Io allora vado...scendo dall'albero con le mie valige in mano (sempre la solita sfollata).
Vi dò, così, la possibilità di disintossicarvi dalla mia costante presenza.
...e chi lo sà, magari tra qualche giorno già vi manco....

A.

3 commenti:

McManus ha detto...

eeeeeehhh... poraccio lui!! Ad avere a che fare con due come voi ce ne vuole di coraggio.. :D Gianni e Pinotto sembrate!
La "scimmia sull'albero" che incontra "l'ubriaco sul pianerottolo" l'ironia della morte!!
Cmq... c***ate a parte, mi hai tanto scricchiolato gli zebedei che alla fine me so dovuto iscrive!! Baledetta!
Baciiiiiii......

CARLO ha detto...

...ammazza, altro che Hitchcock, qua pare una storia da dramma napoletano!!!!!
ahahahaha!!!!!

Ale ha detto...

Lascia stare Carlè!!
Il matto abita nel palazzo dove lavoro...
Questo vuol dire che da sola fino a tardi lì col cazz...che ci resto...o almeno se accade vado in giro con un Fucile a pompa!!!

A.