martedì 18 novembre 2008

ascoltando Cinema Paradiso...

Nei giorni scorsi, sono caduta dal mio bellissimo albero.
Il mio essere una scimmia curiosa mi ha portato ad affacciarmi un po' troppo... ed essendo assolutamente sbadata...sono di conseguenza scivolata e caduta.
E' stato un bel volo...come quando ti tuffi in piscina dal trampolino di tre metri e senti la pancia che arriva in gola, ma non mi sono fatta male. 
Io cado e mi rialzo..
Io sono contenta, io mi rattristo, sto giù quel tanto che basta per ricaricare le pile e poi, torno euforica.
Uff...stare al mio passo non è facile, anche io faccio difficoltà a seguirmi, ma tutto sommato quando riesco a rimanere sul mio albero...seduta, come si deve..sono portatrice di positività...
Che cosa poi sia non lo so...magari anche solo un sorriso.
E in giro di questi tempi se ne vedono molto pochi.
Ma basta con sta storia del sorriso, perchè lo ripeto in continuazione e me ne è venuta noia...
Sono qui a scrivere perchè questa sera, ascoltanto questa  musica meravigliosa, mi sento ispirata.
"Cinema paradiso Theme" di Ennio Morricone.
E' inutile ed anche scontato descrivere quanto sia bella, posso solo consigliarvi vivamente di sentirla e di aprirgli il vostro cuore.
Sì.
Lasciare che il vostro cuore sia cullato da questa musica...che voli con lei..
Chiudere gli occhi per perdersi nell'immaginazione e farsi guidare nel sogno dalle sue note.
Ogni volta che l'ascolto mi commuovo.
Arriva dritta a colpirmi nel profondo, lo fa dolcemente e il mio viso si riga di lacrime..
Non so dire se è un pianto triste, se è un pianto di gioia, so solo che piango, ma la musica non mi abbandona. 
E' lì per consolarmi... mi coccola con le sue dolci note...
E io vedo...
C'è un bimbo.
E' solo, in una stradina di paese, in un pomeriggio d'estate..
E' piccolo, magro con le gambette abbronzate che sbucano dai pantaloncini corti di cotone.
Si è perso, si sente solo...e piange.
Da lontano arriva qualcuno.
Una donna corpulenta, con il grembiule legato in vita ed un fazzoletto in testa.
Si ferma a guardare il bambino, poi piano piano gli si avvicina.
Si china verso di lui e lo abbraccia.
Avvolto da quel calore...e dalla serenità che quell'abbraccio gli trasmette...tutto passa....
Ora il bambino non piange più e stringendo la mano della sua mamma... va via con lei.

A.



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