Mi sono svegliata.
Inizialmente non riuscivo a capire cosa stesse accadendo, tutto si muoveva, un movimento lento e silenzioso.
Letto, lampadario e oggetti sul comodino dondolavano.
A quel punto ho capito.
"E' il terremoto" mi sono detta...e nella mia testolina ho pensato "ma se lo sentiamo noi a Roma, così forte, chissà cosa diavolo è successo altrove".
Altrove, nel centro dell'Italia la terra ha tremato ed è successo un disastro.
Morti, feriti, sfollati, paesi devastati dal sisma...e tutto in un attimo..
Vite, case e strade devastate in frazioni di secondi.
Da domenica sono passati diversi giorni e la terra ha continuato a tremare, non si è fermata e con il suo movimento ha continuato a distruggere..a fare male.
Da domenica sera i giornali, i telegiornali, le radio, non hanno parlato d'altro.
Tutti sono concentrati sul "Terremoto".
"Ovvio" penso io.
Giustamente è la cosa più importante e tragica accaduta nel nostro paese, e le notizie servono, per informare la gente.
Fin qui tutto ok.
Quello che mi fa profondamente venire il vomito, e che mi spinge ad evitare di guardare i telegiornali in questi giorni...è la finzione, modello Talk Show Defilippiano, con cui i giornalisti della maggior parte delle reti televisive, stanno trattando l'argomento.
Numeri di morti, lanciati come se + ce ne sono e + è tragedia.
Filmati strazianti, in cui vengono ripresi sul volto vecchietti che dormono sulle barelle posticce nelle tende vicine all'ospedale, il tutto con sottofondo musicale degno di un film drammatico.
Telecamere pronte a riprendere ogni ruga di dolore che segna il volto della gente, per rendere il tutto sempre + triste e drammatico...
E poi per chiudere in bellezza, ci sono quelli che hanno offerto stanze delle loro case per i terremotati, che lo comunicano in televisione vestiti a festa e con la faccia buona e immacolata.
Ora io dico.
E' successa una tragedia.
Ci sono morti, feriti, gente che ha perso tutto, ma è possibile che nessuno si renda conto che è irrispettoso dare notizie in questo modo.
Possibile che si deve fare sempre la televisione del dolore.
Possibile che anche in questi casi si debba soltanto pensare allo share...a chi si è accaparrato + spettatori.
Che schifo.
Io trovo che sia davvero un comportamento da sciacalli, perchè adesso la tragedia è fresca e succulenta...ancora bella calda..... ma tra una settimana, quando tutto sarà stato detto e scritto, i telegiornali, i giornali e le radio si dedicheranno ad altro....e le persone di quei luoghi continueranno a vivere la loro tragedia a riflettori spenti.
1 commento:
eh già. Ti basta pensare che il Tg1 ha aperto l'edizione delle 20.30, due giorni dopo che era successo il fatto, con i dati relativi allo share che avevano avuto la mattina del disastro.
Bel Paese del Cazzo!
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